QUANDO L’HO FATTO: 25 maggio 2024
ITINERARIO: Gromo 670mt – Baita Cardeto (Flavio Rodigari) 1865mt – Laghetti di Cardeto 1700 mt circa – Gandellino 670mt e rientro a Gromo
DURATA: salita totale 3.30 ore – discesa 1.30 ore – rientro da Gandellino a Gromo circa 45 minuti su ciclabile
LUNGHEZZA TOTALE: 20 km
DISLIVELLO: salita 1300m circa
CAMMINATORE 2-4 ZAMPE: il giro totale, per dislivello e lunghezza, è sicuramente un itinerario impegnativo, quindi non adatto per chi si cimenta nei primi giri in montagna; ma, come sempre, sotto vi segnalo le possibilità di accorciamento per permettere a tutte le “gambe” di godere dei paesaggi incredibili che regala questa zona (tra le mie preferite!).
Il nostro giro è partito dal caratteristico borgo di Gromo (c’è un ampio parcheggio – Parcheggio Del Borgo) che si attraversa da subito scoprendo viuzze e ville del passato; dal centro del borgo ci si addentra lungo un sentiero che sale piuttosto ripido per guadagnare quota ed arrivare alla località Ripa Alta di Gromo; da qui si prosegue lungo una mulattiera ben tenuta superando alcune baite e ci si addentra poi nel bosco per proseguire la salita. All’uscita dal bosco la valle si apre e già si iniziano ad ammirare tutte le montagne attorno. La salita prosegue (sentiero 233), e il sentiero fiancheggia una zona ricca di piante di mirtilli (d’estate = sosta obbligatoria) e presto si arriva nell’ampia vallata ricca di torrenti e terreni umidi. Noi abbiamo preferito puntare direttamente alla baita Cardeto e lasciarci per dopo il giro dei laghetti. La baita purtroppo al momento del giro era chiusa per lavori di ristrutturazione, altrimenti avrebbe offerto un validissimo punto di ristoro al termine della sfacchinata in salita! (consultate le loro pagine on line o telefonate per sapere se sono aperti). Siamo quindi ripartiti dalla baita per fare il giro dei laghetti di Cardeto (con un avvicinamento ehm un po’ spartano…consiglio di seguire il sentiero segnato; ma se anche voleste andare un po’ all’avventura la direzione la vedete!). I laghetti sono uno spettacolo, uno diverso dall’altro per grandezza, forma, colori; preparatevi alle classiche duemila foto ad ogni laghetto perché davvero ti catturano. E d’estate perché no, un tuffetto ci sta!
Dall’ultimo laghetto siamo ridiscesi lungo lo stesso sentiero fatto in salita, per poi prendere la deviazione ben segnata sulla sinistra con indicazione verso Gromo San Marino (attenzione che NON è il Gromo della partenza!). Qui inizia la discesa, abbastanza impegnativa perché ripida e senza interruzioni – ma sempre ben camminabile, prima su sentiero in mezzo al bosco e poi su una mulattiera. In questo modo si arriva a Gromo San Marino; da qui un breve tratto obbligato lungo la strada provinciale asfaltata per poi raggiungere Gandellino dove ci siamo goduti un’ottima pausa pranzo. Al termine, giusto un filiiiino appesantiti, siamo ripartiti prendendo la pista ciclabile dall’interno di Gandellino, a livello della chiesa, per raggiungere in circa 45 minuti il nostro parcheggio iniziale di Gromo. Ah non saltate però la tappa piedi a mollo nel Serio prima di raggiungere il parcheggio!
Il tragitto è molto bello anche per i cani perché per buona parte in ombra, almeno fino a quando non si esce dal bosco, ma soprattutto sono sempre presenti tantissimi torrenti e ovviamente i laghetti dove fanno fiesta; nessun punto pericoloso per loro lungo tutto il percorso.
PRO: una delle gite di queste montagne più belle in assoluto per la vista attorno, i laghetti impareggiabili e solitamente l’assenza di ressa che si incontra in altre località della zona.
TIPS PER ACCORCIARE: Avete letto la durata e la lunghezza e vi è venuto un colpo? Don’t worry! Ecco come potete accorciare: invece che parcheggiare a Gromo, salite in auto fino alla località Ripa – da qui partite a seguire il giro descritto sopra e, una volta arrivati ai laghetti di Cardeto potete tornare indietro dalla stessa strada fatta in salita in modo da evitarvi il pezzo di discesa verso Gandellino e il rientro su Gromo; altra possibilità è anche evitare di raggiungere la Baita Cardeto ma puntare subito ai laghetti (i cartelli con le indicazioni sono ben visibili); anche se personalmente un passaggio alla baita, avendone verificata l’apertura, lo consiglierei assai.
SE MAGNA? Durante il nostro giro abbiamo fatto la meritatissima pausa pranzo a Gandellino, presso la Trattoria da Martino – un posto noto ai local per i piatti tipici, super abbondanti e la cortesia di Lara che descrive con passione le materie prime utilizzate. Unico difetto: ripartire dopo pranzo per farsi l’ultimo tratto sulla ciclabile e tornare a Gromo ci ha visto quel poco appesantiti!
