VAL SERIANA (BERGAMO) – DA LIZZOLA AL RIFUGIO TAGLIAFERRI

QUANDO L’HO FATTO: agosto 2024

ITINERARIO: Lizzola mt1300 – Baita Sasna mt1960 – Passo di Bondione mt2680 – Passo di Belviso mt2518 – Rifugio Tagliaferri mt2328 (e poi ritorno a Lizzola lungo lo stesso itinerario)

DURATA: salita 5.30 ore – discesa 4 ore

DISLIVELLO: 2019 mt

LUNGHEZZA COMPLESSIVA (andata+ritorno): 24 km

CAMMINATORE 2-4 ZAMPE: escursione per esperti (bipedi o canini), giro lungo e con tanto dislivello. Non presenta particolari difficoltà tecniche se non per qualche tratto di sentiero ripido e un po’ sassoso che si incontra dopo il passo di Bondione ed un breve tratto con catene, che in realtà non sono nemmeno necessarie (sottolineo che questo vale in estate e senza neve, in altre condizioni meteo è tutta un’altra storia). Praticamente tutto il giro risulta al sole, pochi tratti in ombra. Per i cani spesso si incontrano torrenti nella Val Bondione mentre nella successiva valle del Gleno (dopo il passo di Bondione) l’acqua scarseggia e bisogna attendere l’arrivo al rifugio Tagliaferri per dissetarli.

BREVE DESCRIZIONE: si parcheggia nel paese di Lizzola, si imbocca il sentiero percorrendo le “piane di lizzola” su una strada sterrata comoda piuttosto pianeggiante, infatti questa zona è spesso scelta per piazzare tende grazie alla presenza del torrente e a un bel prato invitante. Al termine delle piane si inizia a salire lungo il sentiero; da qui la salita continuerà sempre, passando per la baita di Sasna, fino al Passo Bondione, che divide la Val Bondione dalla valle del Gleno (percorrendo il sentiero cai322). Arrivati al passo sulla sinistra si vede il Pizzo dei Tre Confini, dove però non si sale. Si imbocca la discesa per immergersi in una nuova vallata selvaggia (valle del Gleno, che termina sulla destra con la diga del Gleno); il tratto iniziale di discesa risulta in decisa pendenza, per poi spianare un poco, superare un breve tratto con catene (come detto sopra in condizioni estive e senza neve non necessarie) e oltrepassare la deviazione che a sinistra porta verso la vetta del monte Gleno, per giungere con l’ultima parte di risalita fino al passo di Belviso. Da qui in circa 40 minuti si è al rifugio Tagliaferri (sentiero 321), percorrendo un bel tratto panoramico che guarda dall’alto l’ampio lago di Belviso. Sosta d’obbligo al rifugio Tagliaferri per recuperare le energie, per poi ripartire e ripercorrere lo stesso itinerario fatto all’andata.

PRO: itinerario che spazia tra panorami molto diversi tra loro, dalla folta vegetazione con il fiume a fianco dell’inizio, alla salita tra le rocce verso il passo Bondione che ci trasmette quasi un aspetto lunare (unici abitanti: le marmotte), alla selvaggia e poco frequentata vallata del Gleno fino alla vista dall’alto sul bel lago di Belviso. Direi che in una giornata c’è davvero roba per tutti i gusti. E poi volete mettere la soddisfazione di aver fatto tutti quei km e quel dislivello? 😉

SE MAGNA? Of course, anzi dopo tutta la faticata SI DIVORA. Rifugio Tagliaferri pronto a sfamare qualsiasi camminatore!

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Chi sono

Silvia

Nata a Clusone (BG), vivo e lavoro a Milano.

“Non tutti quelli che vagano sono persi” – ecco, l’idea di perdermi nel mondo e nelle sue mille facce mi affascina proprio. Natura, culture, persone, esperienze nuove: sono curiosa di tutto ciò. E tu?

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